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"Se chiudi ti compro", storie di imprese rigenerate dai lavoratori

"Se chiudi ti compro", storie di imprese rigenerate dai lavoratori
Venerdì 8 settembre, alle ore 18.00, alla Libreria Feltrinelli di via XX Settembre a Bergamo sarà presentato il libro “Se chiudi ti compro”. Oltre agli interventi degli autori Paola De Micheli, Stefano Imbruglia e Antonio Misiani ci sarà anche il presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. All’incontro sarà presente anche Angelo Roggerini, presidente della Cooperativa di lavoro Sul Serio

Categorie: Dal Territorio

Tags: Bergamo,   economia,   Lavoro,   Confcooperative,   Workers buyout

Venerdì 8 settembre, alle ore 18.00, presso la Libreria Feltrinelli di via XX Settembre a Bergamo sarà presentato il libro “Se chiudi ti compro”. Oltre agli interventi degli autori Paola De Micheli (sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze), Stefano Imbruglia (Giornalista), Antonio Misiani (Parlamentare) ci sarà anche il presidente di Confcooperative Bergamo e Federsolidarietà, Giuseppe Guerini, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. All’incontro sarà presente anche Angelo Roggerini, presidente della Cooperativa di lavoro Sul Serio recente esperienza di cooperativa costituita dai lavoratori di una azienda della Valle Seriana. Una tematica al centro del libro “Se chiudi ti compro” che accende i fari proprio su “Le imprese rigenerate dai lavoratori”, spesso trasformandole in cooperative (il cosiddetto “workers buyout”).

Il libro racconta diverse storie per fotografare, al di là delle semplificazioni e degli stereotipi, le dinamiche, il funzionamento, i pregi e i difetti delle piccole e medie imprese italiane. Ne scaturisce il quadro di un’Italia di provincia operosa, flessibile e vitale, magari un po’ arruffona, ma che ha saputo rinnovarsi e reagire alla crisi. Questo viaggio nell’Italia delle imprese rigenerate è anche un omaggio alla figura di Giovanni Marcora. Si deve a una sua intuizione la legge che ha introdotto e disciplinato il “workers buyout” nel nostro Paese.

In trent’anni la legge Marcora si è dimostrata uno strumento efficace di politica attiva del lavoro, capace di salvaguardare in modo virtuoso realtà significative del nostro settore manifatturiero. Uno strumento che, a giudizio degli autori, merita di essere valorizzato e potenziato per evitare il rischio di inaridimento industriale e per favorire la ripartenza del capitalismo di territorio italiano.

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