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Sicurezza sul lavoro: le misure di contrasto alla diffusione del coronavirus

Sicurezza sul lavoro: le misure di contrasto alla diffusione del coronavirus
 Confcooperative Bergamo scende in campo con un vademecum dedicato alle misure di contrasto alla diffusione del virus Covid sui luoghi di lavoro, dalle cooperative alle Rsa. Indicazioni emanate a seguito delle riunioni convocate nei giorni scorsi dalla Direzione Socio Sanitaria e dalla Direzione Generale di ATS Bergamo e in merito all’evolversi delle indicazioni delle autorità competenti.

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Tags: Bergamo,   Lavoro,   Confcooperative,   Salute,   sicurezza,   Coronavirus

Confcooperative Bergamo scende in campo con un vademecum dedicato alle misure di contrasto alla diffusione del virus Covid sui luoghi di lavoro, dalle cooperative alle Rsa. Indicazioni emanate a seguito delle riunioni convocate nei giorni scorsi dalla Direzione Socio Sanitaria e dalla Direzione Generale di ATS Bergamo e in merito all’evolversi delle indicazioni delle autorità competenti.

Si ricorda che il territorio bergamasco è incluso nell’area gialla, come tutti i comuni di Regione Lombardia (con le note eccezioni di cui all’allegato 5). L’eventuale passaggio al regime di gran lunga più restrittivo previsto per le aree rosse richiede il verificarsi di eventi molto più critici di quelli attualmente registrati ed è comunque deciso dal Ministero di concerto con la Regione.

 

Indicazioni di carattere generale

In termini generali tutte le cooperative, sia verso i propri collaboratori e dipendenti sia nei confronti dei propri clienti e fornitori, sono invitate a dare la massima collaborazione possibile nel recepire e attuare il decalogo (vedi allegato 1) predisposto dal Ministero. Si tratta di misure per alcuni aspetti di buon senso che possono contribuire a ridurre il diffondersi del virus e quindi ad accelerare il rientro alla normalità da tutti auspicato.

Sotto questo profilo, oltre ai contesti fatti oggetto di sospensione/divieto (allegato 2), si invita ad evitare tutte le situazioni di assembramento non strettamente necessarie (cfr. per es. percorsi di formazione continua, riunioni non necessarie, etc.) nonché a ridurre nei limiti del possibile le occasioni di contatto tra un numero elevato di persone (per es. introducendo turnazioni nelle mense aziendali).

 

Il decalogo del Ministero

In generale si chiede il massimo rigore possibile nell’introduzione dei dispositivi e delle misure previste a supporto del rispetto del “decalogo” tra cui per esempio, rendere disponibili (via email e nelle bacheche o attraverso canali comunicativi in uso all’azienda) le informazioni contenute negli allegati alla mail, contenenti le misure comportamentali da tenersi da parte dei lavoratori ed informazioni generali sull’infezione e sulla sua diffusione.

È importante anche garantire la presenza di presidi per la corretta attuazione delle norme di igiene indicate dal Ministero ovvero:

• la presenza di quanto necessario per il lavaggio delle mani (lavandino con sapone e carta monouso oppure asciugamani a getto d’aria) o, in alternativa, la presenza di gel igienizzante per le mani (con percentuale di alcool superiore o pari al 60%) a disposizione dei lavoratori

• Garantire l’igienizzazione delle superfici di lavoro, oltre che con le pulizie ordinarie, mettendo a disposizione dei prodotti per igienizzazione delle superfici che i lavoratori possano utilizzare al bisogno (soprattutto in caso di lavoratori a contatto con il pubblico)

•Ove, nel corso dell’attività lavorativa, si venga a contatto con un soggetto che risponde alla definizione di “caso sospetto” (Allegato 1 della circolare Ministero Salute del 27 gennaio), si provvederà, direttamente o nel rispetto di indicazioni fornite dall’azienda a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per nCoV.

Nell’attesa dell’arrivo dei sanitari:

• evitare contatti ravvicinati con la persona malata

•se disponibile, fornirla di una maschera di tipo chirurgico

• lavarsi accuratamente le mani e prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato

• far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti di carta utilizzati. Il sacchetto sarà  smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attività  sanitarie del personale di soccorso

• Si invitano i datori di lavoro a diffondere le presenti informazioni a tutto il personale dipendente

Si rimanda comunque agli allegati per una lettura completa delle misure da assumere, facendo attenzione in particolare a quanto indicato a proposito di lavoratori (o volontari) residenti o domiciliati provenienti dai comuni appartenenti all’area rossa e a chi è entrato in contatto con casi sospetti, probabili o accertati (allegato 3 e 3 bis).

 

Indicazioni specifiche per i servizi sociali e sociosanitari

Per le cooperative impegnate nella gestione dei servizi sociali e sociosanitari, in coerenza con quanto contenuto già nella circolare di ATS Bergamo pervenuta a tutti gli enti gestori (allegato 4) si precisa:

1. Risulta severamente vietato sospendere o interrompere il funzionamento delle UdO sociosanitarie di qualsivoglia natura (residenziali, semiresidenziali, domiciliari. Chi non dovesse rispettare tale indicazione si espone ad attività di vigilanza immediate, di messa in discussione degli accreditamenti e di contestazione di interruzione di pubblico servizio (cfr. per esempio quanto accaduto nella giornata di oggi in alcune strutture CDI o CDD), oltre naturalmente al mancato pagamento delle quote previste dal contratto ed eventuali sanzioni.

2. Per quanto attiene ai servizi sociali, si può procedere alla sospensione in funzione di eventuali ordinanze che i singoli comuni possono adottare e comunicare agli enti gestori.

3. È consentito limitare e regolamentare l’accesso dei visitatori alle strutture secondo le indicazioni presenti nella circolare (allegato 4). Non sono invece consentite disposizioni che facciano divieto di accesso alla struttura, comportamento che risulta a rischio di sanzioni.

Resta inteso che è discrezione di ogni Direzione decidere strategie aggiuntive consentano in questo frangente di limitare ulteriormente il numero degli ingressi, il tempo di permanenza e di evitare assembramenti.

 

Proposte emerse in un confronto con le Associazioni di rappresentanza degli enti gestori di RSA.

• limitato accesso di parenti a n. di 1 per ogni ospite sino ad un massimo di 3 contemporaneamente dotati ciascuno di obbligatori dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina)

• limitazione della durata delle singole visite (per es. 10’)

• sospensione degli gli eventi, delle attività di gruppo e delle attività aggregative che prevedano l’accesso di personale proveniente dall’esterno

• eventuale sospensione di servizi in regime privato non accreditati (per es. ambulatorio di fisioterapia per esterni)

• sospensione dell’accesso da parte dei volontari

Per quanto riguarda le strutture residenziali prevedere limitazioni alle uscite degli ospiti (motivi diagnostici)

• per quanto riguarda le strutture diurne prevedere limitazioni alle attività in esterno tali da evitare luoghi a maggior affollamento

• Il mancato rispetto delle prescritte norme di igiene (dotazione DPI) non consentirà l’accesso alla RSA.

 

Dpi non obbligatori

Si precisa infine che non è previsto come obbligatorio l’utilizzo di DPI diversi da quanto prescritto dal DVR in vigore e dunque non può essere considerata vincolante in maniera generalizzata l’introduzione di mascherine chirurgiche o di tipologia FFP3, riservato come appare negli allegati a specifiche e circoscritte situazioni.

 

L’aggiornamento del Duvri

Infine, si segnala che i datori di lavoro sono invitati ad aggiornare il Documento Valutazione dei Rischi per la parte relativa al rischio biologico. Questioni di carattere sindacale In merito alla gestione delle problematiche contrattuali e sindacali connesse alla sospensione dei servizi o all’eventuale messa in quarantena di lavoratori siamo in attesa degli esiti dei confronti tra parti sociali e Ministeri competenti che sono previsti nei prossimi giorni.

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