Lo smart working si è rivelato necessario e utile durante il lockdown. Ad oggi, che la pandemia ha stravolto abitudini e stili di vita, sono tra i 6 e gli 8 milioni i lavoratori impiegati da casa direttamente tramite il loro computer, rispetto agli stimati 570 mila del pre-coronavirus. Opportunità e rischi dello smart working saranno al centro del primo consiglio camerale tematico in programma lunedì 28 settembre alle ore 15 presso il Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (sala del Mosaico) a Bergamo.
Il tema sarà analizzato dai relatori sotto molteplici punti di vista: dopo l’apertura dei lavori, a cura del presidente della Camera di commercio di Bergamo, Carlo Mazzoleni, la parola passerà a Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano che porterà all’attenzione dei partecipanti casi aziendali concreti.
A seguire sarà la volta di Michele Tiraboschi, ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia - coordinatore scientifico Adapt, che affronterà i risvolti giuslavoristici della materia. Francesco Corna, consigliere camerale in rappresentanza del settore Lavoro e segretario generale Cisl Bergamo, infine, fornirà il punto di vista del sindacato.
Al termine degli interventi ampio spazio ai quesiti pervenuti dalla platea dei presenti e da quella virtuale che potrà sottoporre le proprie richieste tramite chat.