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Da Fondosviluppo 500 mila euro per promuovere le cooperative di comunità

Da Fondosviluppo 500 mila euro per promuovere le cooperative di comunità
Da Confcooperative e Fondosviluppo l'azione di sostegno e promozione delle cooperative di comunità e dei loro consorzi: la scadenza del bando  il 31 marzo 2018

Categorie: Primo Piano

Tags: Bergamo,   Confcooperative,   Territorio,   Sviluppo locale,   Mutualità

Arriva un bando da 500mila euro per promuovere le cooperative di comunità, neo costituite o già attive e loro consorzi. A deliberare lo stanziamento Fondosviluppo con l'obiettivo di dare seguito all'azione di sistema di Confcooperative per la promozione, animazione e sensibilizzazione della cooperazione di comunità quale strumento di coesione sociale e sviluppo sostenibile.

Destinatarie dell’intervento di Fondosviluppo sono le cooperative di comunità, con sede o attive nelle aree interne, che presentano una compagine sociale significativamente partecipata da persone o enti del territorio di riferimento. Tali cooperative, attraverso le molteplici attività, devono perseguire la finalità comunitaria anche tramite la salvaguardia del patrimonio artistico, culturale, delle tradizioni e delle eccellenze agroalimentari. Il bando, che si è aperto il 15 gennaio 2018, è pubblicato sul sito www.fondosviluppo.it insieme al regolamento e alla modulistica per la presentazione delle domande. Le candidature dovranno essere consegnate entro il 31 marzo 2018.

Quello delle cooperative di comunità è un trend in crescita nelle aree montane ma non solo come confermato da Giovanni Teneggi, referente di Confcooperative per la cooperazione di comunità: «I Rais di Dossena e l’Innesto a Gaverina Terme sono state le prime cooperative di comunità in Lombardia ma altre ne stanno nascendo nel Bresciano e in totale si contano un centinaio di esperienze in tutta Italia. Con la loro natura di imprese multifunzionali, le cooperative di comunità rappresentano infatti un’opportunità imprenditoriale per salvare i piccoli centri isolati e non disperderne il patrimonio, mantenendo vicino alla comunità i servizi essenziali e fornendo risposte occupazionali soprattutto alle nuove generazioni». «È ormai matura la consapevolezza – prosegue Teneggi - che questo modello possa essere applicato anche in contesti urbani e metropolitani particolarmente vulnerabili e bisognosi dal punto di vista economico e sociale».

E non a caso a guidare la cooperativa I Rais è proprio un gruppo di giovani poco più che ventenni capitanati dalla presidente Lidia Alcaini. «Il coraggio e la forza di portare avanti questa esperienza ha molto da insegnare al mondo cooperativo - ha concluso il presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini -. Le cooperative di comunità mettono al centro le relazioni tra le persone, sono le sentinelle del territorio capaci di intercettare, più di ogni altra impresa, i bisogni delle comunità. È da qui che si deve ripartire per dare una nuova possibilità ai piccoli centri e il bando di Confcooperative potrà portare nuove risorse sul territorio».

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