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Da Betlemme a Bergamo: Il modello Confcooperative insegna

Da Betlemme a Bergamo: Il modello Confcooperative insegna
Una delegazione dell’Università di Betlemme è venuta in Italia per fare esperienza sull’attività della Cooperazione Italiana e, in particolare, sul ruolo delle Banche di Credito Cooperativo. Presso la sede provinciale di Confcooperative a Bergamo, è stata presentata l'attività portata avanti nel territorio dalle cooperative sociali e dalle altre realtà cooperative

Categorie: Dal Territorio

Tags: Bergamo,   Confcooperative,   Territorio,   Credito Cooperativo

Una delegazione dell’Università di Betlemme è venuta in Italia per fare esperienza sull’attività della Cooperazione Italiana e, in particolare sul ruolo che le Banche di Credito Cooperativo hanno dimostrato di saper svolgere a favore dello sviluppo socio-economico dei loro territori in contesti storici segnati da contingenze nelle quali si è confermato sfidante il ruolo della cooperazione per superare le situazioni più critiche, sia nella fase storica, ad inizio novecento, che ne aveva visto la loro nascita, sia durante la crisi che stiamo tuttora vivendo. Tuttociò nel quadro dell’attività che l’Associazione Palisco sta svolgendo in Terra Santa per lo sviluppo della Cooperazione di Credito (il presidente della BCC di Caravaggio e del Cremasco Giorgio Merigo è il vicepresidente di Palisco) ove grande interesse sta emergendo per il contributo che anche in Terra Santa potrebbe derivare dalla nascita di banche cooperative nelle comunità di questa terra, che necessita anch’essa di superare logiche di donazione, per passare a un coinvolgimento proattivo delle realtà sociali ed economiche locali, per una sempre più autentica autosostenibilità dei progetti di sviluppo.

I membri della delegazione (Nibal Nasser e Nisreee Mansour, rispettivamente Vice direttore e Project manager di ICP – Istituto dell’Università di Betlemme; Manar Idris, responsabile del nuovo Interpretation Center di Gerusalemme e Christian Zaknoun, esperto di progetti di sviluppo) hanno potuto toccare con mano l’attività della BCC nel suo ruolo di Banca cooperativa al servizio delle Comunità locali, rilevando notevoli spunti di interesse per pensare a nuovi modelli di economia cooperativa da far crescere nel loro paese, anche tenendo conto della positiva esperienza già attuata dalle BCC italiane in Ecuador.

Nel programma non poteva mancare il santuario di Caravaggio, ove il nuovo rettore, mons. Amedeo Ferrari, con molta cortesia e disponibilità ha accompagnato in visita i membri della delegazione che hanno voluto concludere la stessa recitando davanti al sacro speco l’Ave Maria nella loro lingua.

Presso la sede provinciale di Confcooperative a Bergamo, nell’incontro al quale hanno partecipato anche il vicepresidente Carlo Mangoni e il presidente del Consorzio Ribes, Valerio Mari, è stata presentata l’intensa attività portata avanti nel territorio dalle cooperative sociali e dalle altre variegate realtà cooperative che stanno offrendo opportunità di lavoro e di realizzazione a molte persone, anche alle più svantaggiate.

Alla Latteria Soresinese, che a livello europeo rappresenta una delle più importanti realtà cooperative del settore, il presidente Tiziano Fusar Poli ha poi testimoniato il successo di un modello cooperativo che ha saputo creare un’eccellenza imprenditoriale capace di confermare l’attualità e la potenzialità dei valori e dei principi cooperativi -quando sono tradotti con lungimiranza e buona gestione- nella sfida a creare un mondo migliore ove, soprattutto i giovani, possano trovare la realizzazione dei loro sogni nel loro stesso paese, senza dover forzatamente emigrare. All’interessante dibattito, che è seguito alla visita delle strutture e agli impianti della Latteria, hanno partecipato, insieme al Presidente Fusar Poli, anche il direttore di Confcooperative della provincia di Cremona, Andrea Tolomini e il presidente della BCC, Merigo.

Al termine di due intense giornate in terra lombarda, la delegazione è partita per l’Alto Adige per incontrare il presidente dell’Associazione Palisco, Heiner Nicolussi-Leck e per la visita alle Casse Raiffeisen e ad alcune cooperative della provincia. In questi tempi nei quali soprattutto le istituzioni europee preposte a dettare le norme per il settore bancario non sembra vogliano considerare adeguatamente la specificità, la storia e il contributo che le BCC italiane stanno quotidianamente fornendo a sostegno della costruzione del bene delle loro comunità locali, l’apprezzamento che gli illustri ospiti hanno espresso per le realtà che hanno potuto toccare con mano, rappresentano un riconoscimento e un invito non solo a continuare nel progetto di aiuto alla Terra Santa, ma anche a tornare al più presto a valorizzare la cooperazione di credito nel nostro stesso paese.

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