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VALORIS: misurare i benefici economici dell’inserimento lavorativo di persone con svantaggio

VALORIS: misurare i benefici economici dell’inserimento lavorativo di persone con svantaggio

Categorie: Dal Territorio

Tags: #valoris#inserimentolavorativo#cooperativesociali

Al fine di valutare l’impatto economico delle cooperative sociali di tipo B nei confronti della collettività e nello specifico rispetto ai bilanci della pubblica amministrazione, è stato condotto uno studio denominato “Il valore creato dall’inserimento lavorativo per i budget pubblici”, commissionato da Confcooperative Bergamo e CSA Coesi a Socialis, Centro studi in imprese cooperative, sociali ed enti non profit, con il supporto della Camera di Commercio di Bergamo. 

Nello studio è stato utilizzato Valoris, uno strumento di misurazione basato sull’analisi costi-benefici, da cui è emerso che, nel 2021, le sei cooperative sociali aderenti al progetto (Adelante Dolmen, La Solidarietà, Bergamo Lavoro, Cometa, Area 21 e Il Segno) hanno inserito nel mondo del lavoro quasi 300 persone con svantaggio, generando un valore per la pubblica amministrazione pari a oltre 511 mila euro.  

La classe di svantaggio che ha creato maggior risparmio è quella delle persone in misure alternative al carcere, con un risparmio di 5.337,13 euro per soggetto inserito. A seguire, persone con dipendenze (4.528.40 euro) e invalidi (2.530,41 euro).  

Riportiamo le parole di Alberto Corsini, docente del Dipartimento di Economia e Management – Università degli studi di Brescia e ricercatore di Socialis : “Reinserire una persona al lavoro, soprattutto se è una persona che generalmente resta ai margini del mercato occupazionale, significa ridarle dignità, speranza, migliorare dunque la qualità della sua vita. D’altro canto, però, l’inserimento lavorativo in cooperativa sociale va visto come una vera e propria policy di sostegno all’occupazione” 

 

Al fine di arricchire il lavoro, è stata aggiunta una seconda ricerca, in questo caso riguardante lo stato di benessere dei lavoratori e delle lavoratrici svantaggiati, condotta tramite un questionario costruito con il supporto di psicologi del lavoro, al fine di indagare una serie di fattori: dalla situazione lavorativa e reddituale del soggetto, al rapporto con le cooperative sociali e con le persone.  

I risultati della ricerca dimostrano la situazione di generale benessere vissuta della maggior parte dei soggetti inseriti nelle cooperative sociali aderenti allo studio e, dunque, l’importante valore sociale che la cooperazione di inserimento lavorativo produce verso i soggetti svantaggiati; valore economico, quando si guarda ai budget pubblici e al risparmio ad essi garantito dall’occupazione dei soggetti inseriti e valore sociale quando si prende in esame il benessere psico-fisico e il miglioramento delle relazioni sociali degli inseriti grazie al lavoro, al riconoscimento lavorativo ed economico e all’ambiente umano e professionale in cui gli stessi operano quotidianamente.  

 

Per approfondimenti, vi invitiamo a prendere visione dell’articolo pubblicato da Bergamo News al seguente link 

 

   

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