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Tutela del creato, cultura del lavoro e inclusione sociale: Confcooperative Bergamo e Diocesi siglano un accordo

Tutela del creato, cultura del lavoro e inclusione sociale: Confcooperative Bergamo e Diocesi siglano un accordo

Sviluppare azioni comuni e momenti formativi a favore della sostenibilità, implementando ulteriormente buone pratiche di un consumo responsabile, anche attraverso le Comunità energetiche rinnovabili. In occasione della pubblicazione dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudate Deum”, Confcooperative Bergamo e Diocesi di Bergamo hanno sottoscritto “Valori, culture e prassi di un’ecologia integrale”, protocollo di collaborazione sui temi della sostenibilità ambientale in un’ottica di tutela del creato, cultura del lavoro e inclusione sociale.

Il documento impegna entrambe le parti a realizzare congiuntamente attività di informazione, sensibilizzazione e animazione comunitaria, iniziative di formazione e orientamento, studi preliminari di fattibilità in collaborazione con soggetti qualificati sotto il profilo tecnico. 

Oltre a ciò, Confcooperative e Diocesi garantiranno che ogni evento organizzato attui tutte le accortezze necessarie a ridurre l'impatto ambientale e che nei propri spazi si adottino le misure necessarie a minimizzare gli sprechi. Inoltre, all'interno delle proprie realtà saranno previsti momenti di sensibilizzazione per il personale interno

In questo contesto, si inseriscono le Comunità Energetiche Rinnovabili “giudicate – si legge nel documento - un’occasione di particolare rilevanza ai fini del perseguimento degli obiettivi del Protocollo”. Sono “specificamente considerate quale occasione privilegiata per realizzare percorsi di transizione energetica in prospettiva di ecologia integrale, lo stile di vita che rispetta i limiti del pianeta e promuove una società equa e giustaSi rende necessario ed urgente avviare un percorso di democrazia energetica, poiché la questione climatica e quella della decarbonizzazione sono anche prettamente sociali e comprendono il contrasto alle disuguaglianze. 

Categorie: Primo Piano

Tags: diocesi#cooperative#inclusione#lavoro

La Cer può e deve essere il punto di partenza di una comunità che rispetti il creato, favorendo logiche virtuose di moderazione dei consumi, contrasto alla povertà energetica, miglioramento della qualità dell’aria, riduzione al contributo di acidificazione degli oceani; tutti limiti del pianeta che abbiamo la responsabilità di salvaguardare, sviluppando un modello di società che sia esemplare per tutti, mettendo al centro la lotta alle disuguaglianze sotto tutti i punti di vista

Le Cer, si legge ancora, trovano nella forma cooperativa e associativa quella più adatta a garantire il rispetto di queste dimensioni valoriali, etiche, politiche e sociali, oltre a dimostrare nei fatti di essere soluzione ottimale per il perseguimento di pratiche efficienti sotto il profilo energetico, come previsto dal protocollo.  

“Siamo davvero soddisfatti di celebrare la nuova esortazione apostolica di Papa Francesco con la firma di questo accordo – sottolinea don Cristiano Re, delegato vescovile per la vita sociale e la mondialità della Diocesi di Bergamo - È importante dopo tanti anni di collaborazione importante sui temi della sostenibilità integrale tra Diocesi, associazioni, parrocchie, oratori, sottoscrivere i comuni intenti che ci vedono concretamente e quotidianamente impegnati per custodire la nostra casa comune, nel nostro territorio e con le donne e gli uomini che camminano al nostro fianco. La Diocesi riconosce nella cooperazione uno stile e un esempio di come ci piace pensare l’economia, il lavoro, quel camminare insieme verso valori ed obiettivi comuni che possono davvero cambiare le cose. Ce lo ripetiamo con forza, anche alla luce di tanti passaggi difficili e drammatici che viviamo a livello locale e globale, che questione sociale e questione ambientale sono due aspetti di un’unica urgenza: rimettere al centro la vita e tutta la vita del pianeta a partire dalla giustizia e dalla pace. È ormai chiarissimo a tutti che ogni atteggiamento irrispettoso verso l’ambiente reca danni alla convivenza umana e viceversa. Sempre più chiaramente emerge un nesso inscindibile tra la pace con il creato e la pace tra gli uomini. Ecco la cooperazione e le nostre realtà diocesane e parrocchiali a ridirsi il desiderio di essere immagine di ‘ecologia integrale’ nella concretezza di scelte e azioni comuni che diano forma a un rinnovato modo di essere comunità”.

“Il movimento cooperativo è impegnato da tempo nel perseguimento di un modello di sviluppo sostenibile ed inclusivo - evidenzia Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo - sia perché il concetto stesso di sostenibilità appare molto in sintonia con l'economia mutualistica e con il concetto di economia sociale. Un impegno che Confcooperative ha assunto sia a livello nazionale che internazionale, confortata in questo dalle recenti risoluzioni delle Nazioni Unite, che hanno riconosciuto il ruolo fondamentale dell'economia sociale nel perseguimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, o dalla Raccomandazione sull'economia sociale che la Commissione Europea ha proposta di adottare al Consiglio Europeo. Se queste motivazioni di carattere culturale ed economico rappresentano uno stimolo significativo, a maggior ragione i ripetuti appelli di Papa Francesco che spingono a ricercare forme di sviluppo più eque e solidali, sono per noi un richiamo fondamentale e siamo entusiasti che la Diocesi di Bergamo riservi tanta attenzione a questi temi e ci accompagni nel cercare di dare concreta attuazione ai valori e ai principi cooperativi, coniugandoli con la dottrina sociale. Sottoscrivere questo protocollo di collaborazione è, come afferma anche don Cristiano Re, il nostro modo per accogliere la nuova esortazione apostolica di Papa Francesco nella data che celebra anche la festa del Santo di Assisi”. 

 

 

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