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"Photovoice": inaugurata la mostra del Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo

"Photovoice": inaugurata la mostra del Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo
Il Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo ha inaugurato nell’ex Chiesa della Maddalena a Bergamo “Photovoce",  fotografica frutto dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro vissuta nelle aziende agricole sociali che compongono il Bio-Distretto. In mostra una sessantina di fotografie raccontano le storie di ragazzi con disabilità nel loro approcciarsi al mondo lavorativo nel contesto dell’agricoltura biologica

Categorie: Primo Piano

Tags: cooperazione,   Bergamo,   Agricoltura sociale,   Biologico,   Scuola-Lavoro

Il Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo ha inaugurato nell’ex Chiesa della Maddalena a Bergamo “Photovoce», una mostra fotografica del tutto particolare frutto dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro vissuta nelle aziende agricole sociali che compongono il Bio-Distretto di Bergamo. In mostra una sessantina di fotografie raccontano storie significative e di forte impatto sociale: le storie di alcuni ragazzi con disabilità nel loro approcciarsi al mondo lavorativo nel contesto dell’agricoltura biologica e sociale che si conferma quindi una pratica capace di unire due mondi: quello agricolo e quello sociale.

Nel progettare queste esperienze è stato scelto di attuare un metodo che permettesse di dare voce ai ragazzi protagonisti e di capire il loro punto di vista, il Photovoice. Il Photovoice è un metodo di ricerca-azione partecipata che consiste nel far esprimere alcuni membri (“senza voce”, emarginati) della comunità attraverso la fotografia, strumento di espressione accessibile che oltrepassa le barriere linguistiche e culturali. Combinando questi lavori di fotografia documentari a momenti di riflessione e discussione si sviluppa l’empowerment dei soggetti generalmente esclusi dai processi decisionali riguardanti la loro stessa vita e si crea un senso di comunità.

Il loro punto di vista può, così, favorire una presa di coscienza dei problemi che affliggono la società e delle loro determinanti e diventare una leva per il cambiamento sociale. Ai partecipanti è stata, dunque, data l’opportunità di documentare e comunicare gli aspetti importanti della loro esperienza (immortalando qualsiasi cosa ritenessero opportuno, piacevole o meno) e la possibilità di diventare promotori di cambiamento.

Oltre alla mostra, le giornate dal 7 al 17 dicembre saranno animate da diverse attività sociali.

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